Qui le misure sono sempre in funzione di una sfera da 6 cm e le frecce rosse rappresentano i punti di equilibrio; in pratica, tuttavia, non è difficile trovare i baricentri giusti anche per altre dimensioni!
L’importante è procedere a bilanciare la giostrina dal basso verso l’alto!
Come appenderla?
Poiché il neonato riesce a distinguere solo ciò che gli viene posto a una distanza ravvicinata, la giostrina va posta a 25-30 cm dal suo petto in modo che possa mettere a fuoco gli oggetti guardando davanti a sé senza toccarli.
Per appenderla al soffitto si può posizionare un chiodino o un gancetto a cui appendere un filo elastico o di nylon trasparente con un portachiavi, in modo da facilitare la sostituzione progressiva delle giostrine.
Altre giostrine
La giostra di Gobbi: la terza giostra da poter presentare al neonato
Dopo la giostra di Munari e la giostra degli Ottaedri ecco la terza giostra Montessori da presentare al neonato: la giostra di Gobbi.
giostra di Gobbi
Come nasce la giostra di Gobbi
Questa giostrina, prende il nome dalla persona che l’ha inventata: Gianna Gobbi.
Attiva collaboratrice di Maria Montessori, Gianna Gobbi ha ideato e realizzato questa specifica giostra per proseguire il percorso di sviluppo visivo del neonato.
Basandosi sulle fondamenta dei principi del metodo Montessori questa giostra è stata promossa a pieni voti.
Rappresenta la prosecuzione di un allenamento visivo continuo e stimolante per il piccolo neonato.
In quale età si può introdurre la giostra di Gobbi?
L’età ideale per introdurre la giostra di Gobbi è tra i 2/3 mesi.
In questa specifica fascia di età, il neonato riesce a distinguere bene i colori e inizia a percepire le diverse sfumature di una stessa tonalità.
La giostra di Gobbi si propone proprio per potenziare lo sviluppo della conoscenza e visione delle sfumature di tonalità di uno stesso colore.
Inoltre, diverse altezze creano profondità diverse che agli occhi del bambino sono nuove da scoprire e assimilare.
Giostra di Gobbi: come si presenta
La giostrina è semplicemente composta da:
5 sfere di uguale grandezza e colore, ma di tonalità diverse
1 asticella
5 fili attaccati sull’asta che presentano diverse lunghezze
Le sfere sono rivestite con del filo di cotone. Questo materiale permette alle sfere di riflettere la luce. Ciò incuriosisce molto il neonato.
Il movimento della giostra unito a questo gioco di colori e profondità diverse incanta letteralmente il neonato: può trascorrere veramente molto tempo in una piacevole osservazione della giostrina.
Come costruire la giostra di Gobbi col fai da te
Per costruire un giostra di Gobbi sarà sufficiente munirsi di:
5 sfere di polistirolo della stessa grandezza
5 piccole matasse di cotone ognuna con una sfumatura di colore diversa
1 ago abbastanza grande
1 asticella non troppo spessa lunga circa 30 cm
Per realizzarla sarà sufficiente:
- rivestite completamente le sfere di polistirolo col filo di cotone: usate l’ago per inserire al centro della sfera il filo
- fissate il tutto con un bel nodo e lasciate del filo in più: saranno le corde da attaccare all’asticella
- appendete i fili mantenendo altezze diverse: la più alta sarà appesa a 10 cm dall’asticella la più lunga a 30 cm. Dal filo più corto, ogni filo in successione sarà lungo 5 cm in più.
Inoltre, le sfere presentate sui vari fili, devono essere posizionate in successione anche per gradazione di colore: partendo dalla più alta che presenterà la tonalità più chiara e facile da riconoscere, si proseguirà con tonalità via via più scure fino alla sfera più bassa.
La tonalità più scura è infatti, per il neonato, quella più difficile da riconoscere.
Altre istruzioni li puoi trovare qui: mio-mio.it